mercoledì 9 giugno 2010

Ricapitoliamo, di nuovo

Quindi adesso avrei necessità di ricavare un appartamento a piano terra della mia abitazione: vorrei che la mia famigia crescesse, non lo vuole anche la Chiesa?
Non dispongo della liquidità necessaria, ma, come tanti altri comuni mortali salariati, ho tutte le carte in regola per fare un mutuo in banca, che sarebbe felicissima di erogarmelo, se non fosse per il maledettissimo vincolo.
A questo punto avrei le seguenti opzioni:
  1. Riscatto il vincolo: mi faccio rateizzare il pagamento (chissà che tassi applica la diocesi), così, oltre al mutuo per l'appartamento, pago anche la rata del riscatto;
  2. Rinuncio e acquisto un appartamento da qualche altra parte. Sicuramente la rata del mutuo sarà più alta, e poi c'è comunque sempre l'incognita del vincolo che rimane su questo terreno e su questa casa, dove abita ancora mia madre;
  3. Faccio un prestito personale: non copre tutto l'intervento, e i tassi sono quasi da usura;
  4. Rapina;
  5. Mi faccio eleggere al parlamento e propongo una legge per cambiare il concordato;
  6. Mi faccio eleggere al parlamento e me ne frego.
Altri suggerimenti?

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