Non dispongo della liquidità necessaria, ma, come tanti altri comuni mortali salariati, ho tutte le carte in regola per fare un mutuo in banca, che sarebbe felicissima di erogarmelo, se non fosse per il maledettissimo vincolo.
A questo punto avrei le seguenti opzioni:
- Riscatto il vincolo: mi faccio rateizzare il pagamento (chissà che tassi applica la diocesi), così, oltre al mutuo per l'appartamento, pago anche la rata del riscatto;
- Rinuncio e acquisto un appartamento da qualche altra parte. Sicuramente la rata del mutuo sarà più alta, e poi c'è comunque sempre l'incognita del vincolo che rimane su questo terreno e su questa casa, dove abita ancora mia madre;
- Faccio un prestito personale: non copre tutto l'intervento, e i tassi sono quasi da usura;
- Rapina;
- Mi faccio eleggere al parlamento e propongo una legge per cambiare il concordato;
- Mi faccio eleggere al parlamento e me ne frego.
Ormai quasi tutti gli enfiteuti, da un bel po', hanno riscattato questo affitto (si chiama "livello";) e a me risulta che la cifra sia molto modesta. Se questi non lo hanno voluto fare, non devono dare colpa alla Chiesa.
Non c'entra niente né la mano morta, né le decime. Anzi, l'enfiteusi è a favore dell'affittuario. La Chiesa non può più rientrare in possesso di quei terreni."